sabato 25 maggio 2013

Info pratiche

Come tutti gli altri lavori anche quello della bambinaia (termine suggeritomi da un genitore in alternativa a babysitter, non lo trovo affatto male!) è regolato in Italia da un contratto nazionale, ovvero il contratto per "Lavoro domestico". Per agevolare la comprensione dei termini di pagamento e di assunzione consiglio di visionare il seguente link  http://www.mammaelavoro.it/baby-sitter/retribuzione-lavoro-baby-sitter.html

lunedì 20 maggio 2013

Winnicott: Il "falso Sé" e la crescita emotiva

Poco tempo fa mi sono trovata a parlare con una mia cara amica (psicologa) del perchè le ninne nanne che ci accompagnarono nell'infanzia hanno come argomenti storie tremende di abbandoni, uomini neri etc. La mia amica ha tirato fuori il nome di Winnicott. Trattasi di un pediatra del secolo scorso che molto si è inoltrato nei meandri dell'universo genitoriale e infantile e che tra le altre cose ha tirato fuori una teoria molto interessante riguardo i contenuti delle ninnenanne.
... Ma oggi non ho intenzione di parlare di questo, bensì di un altro argomento sollevato e sviscerato da questo professore inglese d'altri tempi (nel vero senso della parola!).
Andando infatti avanti nella conoscenza ho scoperto che Donald Winnicott è stato un pioniere di originali teorie sullo sviluppo psicologico ed emotivo del bambino.  
Una di queste teorie riguarda la fiducia che il bambino impara ad avere nei confronti della madre la quale, proteggendolo dalle insidie esterne, fornisce poi al bambino la giusta fiducia in se stesso che crescendo lo porterà ad effettuare scelte di indipendenza sempre maggiori.
Attraverso i "ricordi" delle buone cure ricevute il bambino si emancipa e riesce a rendere tollerabili i vuoti, le assenze, il distacco fisico dal grembo materno.
E' proprio all'interno del sostegno materno (holding) che il bambino può sperimentare l'onnipotenza soggettiva, ovvero la sensazione di essere lui, con i suoi desideri, a creare ogni cosa. Questa esperienza è necessaria ed indispensabile per il sano sviluppo dell'individuo, e può verificarsi soltanto all'interno di uno spazio fisico e psichico (uno holding environment) che possa permettere la sua espressione.
A questo punto entra in gioco la distorsione del concetto, la condizione opposta al giusto sviluppo emotivo: il "Falso Sé".  Il Falso Sé deriverebbe da un rapporto primario madre-bambino insoddisfacente, quindi da una madre che non ha risposto in maniera soddisfacente ai bisogni del bambino. In questo caso non si parla tanto di bisogni fisiologici, quanto dei bisogni di crescita, di onnipotenza, di creazione e distruzione dell'oggetto. Inizialmente, infatti, è importante che il bambino sperimenti l'onnipotenza soggettiva, vivendo nell'illusione di essere lui (con i suoi desideri) a creare e distruggere la madre. Successivamente, grazie all'esperienza e all'oggetto transizionale, potrà muoversi verso un terreno di realtà condivisa, meno egocentrico. Per fare ciò ha bisogno di una madre sufficientemente buona che lo sottoponga a delle frustrazioni ottimali, che il piccolo possa recepire in maniera non traumatizzante. La madre non sufficientemente buona, invece, interrompe bruscamente l'onnipotenza soggettiva del bambino, tarpandone le ali e impedendo la crescita del vero sé: è in questo modo che si forma il falso Sé, un Sé privo di energia soggettiva, fatto di accondiscendenze, non creativo, senza spinta. Al contrario, il Vero Sé è quello nato dal normale superamento dell'onnipotenza soggettiva, la quale rimane come base del vero nucleo della personalità, la fonte di energia dalla quale si sviluppano gli aspetti periferici della personalità.
Trovo interessante il percorso di Winnicott soprattutto perchè egli sviluppa queste teorie proprio in un periodo storico in cui la maggior parte dei pedagogisti arrivano alle considerazioni opposte, affermando uno sviluppo dell'essere umano il più possibile disincantato e diretto, dei quali le generazioni come la mia sono figlie.
L'idea che i bambini devono affrontare la realtà e staccarsi dalla "gonna della mamma" è viva nei miei ricordi di bambina nelle bocche delle maestre e dei pediatri e, sono sicura, ribolle ancora nel cuore della mia mamma come una violenza fatta al suo immenso amore nei miei confronti...
                                                                                                                                                    continua...