lunedì 8 novembre 2010

Un messaggio dal massaggio


Il bonding è un processo universale che lega indissolubilmente due esistenze, due realtà prima separate. Nel mondo animale può essere anche definito con imprintig ovvero il momento in cui il cucciolo, vedendo la madre, si lega a lei immediatamente, indissolubilmente ed inequivocabilmente (l’essere che vede davanti a se appena nato sarà sempre la sua mamma sia esso tale o no, sia esso della sua razza o no). Questo evento così immediato non è però simile per tutte le specie viventi. Nei primati e soprattutto nell’uomo il bondig è un processo più complesso, che non si esaurisce con il primo contatto visivo ma al contrario abbraccia una serie di sensazioni e tempi mai uguali.

Il processo di attaccamento tra madre e figlio, infatti, non avviene sempre al momento del parto, ma comprende in alcuni casi anche il periodo della gestazione e in altri si rivela anche tempo dopo il concepimento. L’”universo sentimentale” dell’essere umano non prevede un percorso definito ed irreversibile, si pensi ad esempio allo stupendo attaccamento che può nascere in certi casi tra bambini e genitori adottivi, anche questo è bonding. Nel suo libro sul massaggio infantile Vimala McClure usa i termini bonding e affetto per definire lo stesso fenomeno.

Per riuscire a stabilire questo speciale “contatto” si devono chiamare in gioco tutte le sfere sensoriali di cui siamo provvisti: contatto visivo, contatto epidermico, vocalizzazione e desiderio di conoscere e conoscersi. Attraverso questi “strumenti” che la natura ci ha donato possiamo instaurare con il nostro bambino un linguaggio, una comunicazione fatta di sensazioni e parole che riproducono il nostro piccolo universo e che ci permettono di crescere insieme.

Nella società moderna i continui giudizi, le pressioni economiche e sociali e i continui sforzi degli esperti di definire l’ideale di “bambino perfetto” ci hanno allontanato da questo mondo privato gettandoci in un’arena pubblica dove siamo continuamente pressati e spinti a dimostrare sempre più agli altri il nostro valore come genitori.

Non è facile ignorare questa realtà, ma la verità è che è lei ad ignorare noi e ad impedirci di crescere i nostri figli con serenità, affetto ed ascolto attivo e disinteressato.

Il massaggio di Vimala può essere uno strumento importante per riappropriarci di queste dimensioni private e cedere al bisogno di amore e complicità che la maternità porta con se. Attraverso il massaggio (e tutta la preparazione che vi precede) la madre ed il bambino riscoprono (anche sotto gli occhi affascinati dell’insegnate) il linguaggio unico del bonding, dell’attaccamento, dell’affetto unico che si crea tra loro. La regolarità giornaliera aiuta inoltre a stabilire un momento in cui genitore e figlio possono ritrovarsi, raccontarsi la giornata, sfogare le proprie angosce e condividere un momento rilassante e sereno in tutto e per tutto.

Il legame così creatosi resterà saldo ed indissolubile, pieno di amore, condivisione ed ascolto.

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